La vita di Joseph Hubertus Pilates è affascinante e ricca di spunti, nonostante molti dettagli siano ancora oggi fumosi e riportati in modo difforme dalle fonti. La biografia di Pilates è davvero degna di un romanzo, anche perché oltre al suo grande estro creativo si trovò ad affrontare eventi epocali come i conflitti mondiali e i grandi cambiamenti che hanno caratterizzato la prima parte dell’Ottocento con la forte riscoperta della fisicità e della corporeità come elemento indissolubile e non inferiore allo spirito e alla mente.
Biografia di Pilates
Joseph H. Pilates era un tedesco di origini greche nato a Mönchengladbach (Düsseldorf) nel 1880 e morto a New York nel 1967. Sin da fanciullo soffrì di asma, rachitismo, febbre reumatica e questa sua predisposizione lo portò a interessarsi della medicina e delle possibilità di attenuare i suoi disturbi, tra cui anche le tecniche orientali e lo sport. Il suo interesse per il corpo umano, e in particolare per il suo così carico di problematiche, lo portò allo studio della anatomia umana e del movimento degli animali. Nel 1912 si recò a Londra, dove lavorò come istruttore per gli investigatori di Scotland Yard.
All’inizio del primo conflitto mondiale fu internato nel Lancaster e qui cominciò a sviluppare le sue teorie: il metodo della respirazione salvò i suoi compagni da una pericolosa epidemia di riossidazione. Successivamente nell’isola di Man Pilates si applicò alla terapia e alla riabilitazione dei soldati feriti in guerra e ideò gli attrezzi per potenziare il lavoro del corpo.
In seguito tornò in Germania e conobbe il coreografo Rudolf Laban e si avvicinò al tanto amato mondo della danza, terreno fertile e ideale. Qualche anno dopo partì per gli Stati Uniti d’America, destinazione New York. Durante il viaggio conobbe Clara, che poi sarebbe diventata sua moglie e con cui aprì uno studio nelle vicinanze della sede del New York City Ballet, consolidando così la forte correlazione tra pilates e danza. Molti danzatori recuperarono flessibilità e movimento grazie al suo prezioso intervento. Nel suo studio vennero anche formati molti allievi per cui iniziarono a fiorire centri di pilates che, inevitabilmente, cominciarono a differenziarsi dalla dottrina del fondatore.
Pilates morì nel 1967 e lo studio venne ereditato dalla moglie Clara che si avvalse della collaborazione di Romana Kryzanowska, e furono a tutti gli effetti le eredi ufficiali del metodo originale.
[Fonte: Ritorno alla vita – Ed. Italiana di Anna Maria Cova – Postfazione di Giuliana Scotto – Carocci Editore]